Il trattamento è rivolto a ridurre, e in alcuni casi eliminare, l’inestetismo cutaneo che colpisce la maggior parte delle donne dai 20-25 anni.
La cellulite è una patologia degenerativa del tessuto connettivo causata da un deficit del sistema circolatorio e linfatico che limita la fisiologica irrorazione di sangue ai tessuti sottostanti la cute. Si altera quindi il normale scambio intercellulare tra nutrienti e sostanze di rifiuto a livello connettivale, tessuto tra l’altro poco irrorato naturalmente, i cui effetti estetici nei primi gradi del suo decorso sono “buchi” e “pelle a buccia d’arancia”.

Per contrastare l’evolvere di questa patologia è bene rispettare 3 regole fondamentali:
– vita sana con il dovuto riposo notturno;
– alimentazione sana e varia, completa di tutti i nutrienti nelle giuste quantità;
attività fisica costante 2/3 volte a settimana.
Per eliminare/attenuare gli effetti anti estetici sulla pelle si consiglia l’ausilio del Trattamento Anti-Cellulite.
Si avvale di due macchinari:

il primo “Human Tecar Physio TT, tramite fasce termiche di avanzata tecnologia, trasferisce un lieve calore costante dalla cute fino ai tessuti profondi, innalzando così la temperatura locale a valori normali di 37/38 gradi centigradi. Incrementano così a livelli ottimali i naturali processi fisiologici quali:
– il catabolismo dei lipidi in eccesso che racchiudono acqua e concorrono a creare ritenzione idrica;
– la circolazione sanguigna e linfatica adibite all’eliminazione dei cataboliti responsabili della stasi venosa e quindi del gonfiore agli arti inferiori;

il secondo “Human Tecar Hcr 801”, tramite un manipolo mobile che scorre sulla cute, attrae e accelera il moto delle cariche elettriche di cui sono composti i tessuti biologici, stimolando così i naturali processi fisiologici in maniera locale e circoscritta.
Si ottiene così:
– lo scioglimento di aderenze connettivali tra gli strati dell’epidermide responsabili della formazione di “buchi” nella pelle;
– il drenaggio di acqua rilasciata dalle molecole di grasso disciolte che genera la “pelle a buccia d’arancia”;
– lo smaltimento mirato di cataboliti e tossine verso i linfonodi, naturali siti di smaltimento dell’organismo.

Il tutto è abbinato all’applicazione di olii essenziali tramite massaggio linfodrenante su zone mirate degli arti inferiore quali:
– articolazione tibio-tarsica, per stimolare la stazione linfonodale; la sua inefficienza provoca la caviglia gonfia o gamba a “a tubo”;
– plesso plantare, per stimolare la pompa venosa sulla pianta del piede; la sua stasi causa un limitato ritorno venoso contro gravità e quindi la gamba dolente e pesante;
– muscoli del polpaccio, per rivitalizzare le fibre muscolari della gamba; la sua atonicità non aiuta il ritorno venoso tramite la contrazione delle fibre muscolari che pressano le pareti dei capillari.